MIHO MUSEUM - I percorsi di distribuzione dell'ala sud sono disposti su due livelli all'interno di un doppio v...

Foto Giappone
SHIGARAKI, SHIGA. MIHO MUSEUM - Dalla grande parete vetrata della sala di ingresso vista sulla verde montagna di Shigaraki e sulla vicina campana di Misono - I.M. Pei
SHIGARAKI, SHIGA. MIHO MUSEUM - Ala sud: il doppio volume dei percorsi di distribuzione disposti su due livelli
MIHO MUSEUM. I percorsi di distribuzione dell'ala sud sono disposti su due livelli all'interno di un doppio volume in cui la luce è protagonista
MIHO MUSEUM. Ala sud, i percorsi di distribuzione al livello inferiore sotto terra si aprono sul paesaggio attraverso ampie vetrate
SHIGARAKI, SHIGA. MIHO MUSEUM - La copertura della caffetteria in acciaio, legno e vetro
SHIGARAKI, SHIGA. MIHO MUSEUM - La caffetteria con la grande parete vetrata che si apre sul paesaggio
SHIGARAKI, SHIGA. La caffetteria del MIHO MUSEUM con la grande parete vetrata che si apre sul paesaggio e la copertura aggettante per mitigare i raggi solari
SHIGARAKI, SHIGA. MIHO MUSEUM - Testa di un Buddha, Afghanistan o Pakistan, Taxila (4°-5° sec. a.c.)
SHIGARAKI, SHIGA. MIHO MUSEUM - Buddha in piedi, Pakistan, Ghandara (2° sec. a.c.)
SHIGARAKI, SHIGA. MIHO MUSEUM - Verso l'ala nord: il percorso inferiore sottoterra con ampie vetrate sul paesaggio

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MIHO MUSEUM - I percorsi di distribuzione dell'ala sud sono disposti su due livelli all'interno di un doppio volume in cui la luce è protagonista
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I percorsi di distribuzione dell'ala sud sono disposti su due livelli all'interno di un doppio volume in cui la luce è protagonista
Le montagne di Shingaraki, a una trentina di chilometri da Kyoto, nascondono una delle architetture più starordinarie degli ultimi decenni: il Miho Museum, mille metri quadrati scavati per lo più nella roccia e destinati all'esposizione di una delle più antiche e ricche collezioni di oggetti utilizzati per la tradizionale cerimonia giapponese del tè.
L'80% dell'edificio è stato realizzato sottoterra al fine di preservare il paesaggio circostante e l'impatto visivo ambientale. Tuttavia magicamente all'interno del museo la luce naturale è protagonista: filtra dal tetto in stile Irimoya, mentre i colori ambrati delle pareti e del pavimento avvolgono il visitatore in un'atmosfera calda e accogliente.

Le due ali dell'edificio, sud e nord, sono disposte su due livelli e comunicano attraverso percorsi sotto terra ma con ampie vetrate che si aprono sul paesaggio verso ovest. Si noti il doppio volume dei percorsi (superiore ed inferiore) con possibilità di affaccio e percezione continua dello spazio. In sostanza i due livelli dell'edificio sono interamente sottoterra a est (ad esclusione dell'accesso principale), mentre a ovest si aprono sul paesaggio e la natura circostante. Ingenti opere di scavo e di movimentazione terra sono state necessarie alla realizzazione di questo progetto.

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