Ogimachi - case gassho-zukuri
Le case gassho-zukuri prendono il nome dai tetti di paglia a forma di gassho (gassho significa "mani giunte"). Il clima di questa regione è piuttosto rigido e l'intera regione è innevata da dicembre a marzo; è quindi necessario realizzare tetti spioventi e resistenti al peso della neve e capaci di far scivolare via la pioggia per evitare che il tetto marcisca. I tetti gassho sono realizzati con strutture triangolari montate su una base rettangolare e grazie a questa struttura e all'elevata pendenza (60°) sono in grado di far fronte a queste esigenze.
All'interno le abitazioni sono ampie, in genere distribuite su tre piani. Le famiglie che abitavano questi edifici erano numerose, 20 - 30 persone tutte impegnate nell'allevamento dei bachi da seta. I bachi venivano tenuti ai piani superiori, dove era possibile variare la quantità di luce, calore e aria. Le finestre sono simmetriche e ubicate in posizione allineata alla direzione dei venti (nord-sud). L'ampio spazio della soffitta viene diviso in vari livelli, dai due ai quattro piani ed è proprio questa capacità dei sottotetti che risulta importante quando i bachi da seta producono i loro bozzoli. La caratteristica architettura di queste case gassho-zukuri è quindi il risultato della logica risposta alle necessità della vita rurale.