NTV Nittele Tower - Higashi-Shimbashi, Minato-ku - Richard Rogers Partnership, 2003
Tokyo, pur essendo un'area ad alto rischio sismico, è oggi una città di torri e grattacieli. A differenza però delle città americane, qui la presenza di alti edifici è recente e risale al dopoguerra e soprattutto si alterna in molti quartieri, a edifici piccoli e vecchi, nel modello della tradizione residenziale giapponese. L'immagine è quindi quella di una continua coesistenza tra vecchio e nuovo, tra grande e piccolo anche se nel suo insieme Tokyo è una metropoli caratterizzata da una forte verticalità.
Una prima serie di torri sono quelle degli anni sessanta settanta, tra le quali spicca quella di Kenzo Tange/URTEC del 1967 e quella di Kisho Kurokawa del Nagakin Capsule Tower Building del 1972 per le soluzioni altamente sperimentali.
Oggi quelle esperienze appaiono "datate" e poco vicini al gusto contemporaneo, dove prevalgono altissimi grattacieli in vetro e acciaio, frutto di estreme tecnologie e caratterizzati da rivestimenti eleganti e riflettenti in grado di esprimere l'alto potere economico del Giappone degli anni ottanta e novanta.
Una delle zone a più alta concentrazione di grattacieli è la zona in prossimità della baia soprattutto nella densa area di Shimbashi - Shiodome costretta tra i fasci di binari della stazione di Hamamatsu-cho e la baia. Qui sorgono tra le altre un'alta torre rivestita di cristalli riflettenti di colore verde di Kevin Roche e la Dentsu Tower, la prima torre realizzata da Jean Nouvel (inaugurata a fine 2002), rivestita da un curtain wall cangiante nella scala dei grigi, che offre un grandioso panorama sulla baia soprattutto dagli eleganti ristoranti degli ultimi piani.