Mao Tse-Tung
Tra i vari cimeli esposti, questa zona è il posto giusto per rintracciare una copia del Libretto Rosso con i principi del leader comunista cinese Mao Zedong.
Mao Zedong, scritto anche Mao Tse-Tung, (Shaoshan, Hunan, 26 dicembre 1893 - Pechino 9 settembre 1976) fu presidente del Partito Comunista Cinese dal 1935 alla sua morte. Sotto la sua guida, il partito salì al governo della Cina continentale, come risultato della sua vittoria nella guerra civile cinese e della fondazione della Repubblica Popolare Cinese (di cui fu presidente) nel 1949.
Mao sviluppò un marxismo-leninismo "cinesizzato", noto come Maoismo, parallelo all'ideologia politica nota come Stalinismo, e mentre era al potere collettivizzò l'agricoltura con il "grande balzo in avanti". Il dittatore cinese forgiò, e in seguito ruppe, un'alleanza con l'Unione Sovietica, e lanciò la Rivoluzione Culturale.
A Mao viene attribuita la creazione di una Cina unificata e libera dalla dominazione straniera, per la prima volta dalla guerra dell'oppio, ed al tempo stesso vengono criticati l'uso sistematico della repressione e dei lavori forzati (vedi Laogai), la carestia del 1958-1961 e la violenza della Rivoluzione Culturale. Nel periodo in cui fu al potere (1949-1976) vi furono decine di milioni di morti per cause non naturali.
Mao Zedong viene comunemente chiamato Presidente Mao. Ai vertici del suo culto della personalità, Mao era comunemente noto in Cina come il "Quattro volte grande": "Grande Maestro, Grande Capo, Grande Comandante Supremo, Grande Timoniere".