Un giovane monaco buddhista sul battello per Wat Arun
Molti maschi thai sono ordinati monaci durante l'adolescenza, anche solo per breve tempo, conquistando meriti per se stessi e per le loro famiglie. L'atto della conquista del merito è essenziale per la vita religiosa thailandese perché indica la consapevolezza che le buone azioni portano a buoni risultati, tra cui la felicità in questa vita e in quella futura (una rinascita migliore); accumulare merito è infatti un modo per diventare responsabili del proprio destino (karma). I monaci vivono di elemosina: ogni mattina percorrono le vie di città o villaggi per la questua. Quello che riescono a racimolare deve bastare tutta la giornata a loro e ai loro confratelli. In definitiva ogni thai è moralmente indotto ad avere una vita nel rispetto delle regole, in quanto le buone azioni si tramuteranno in fortuna, mentre quelle cattive spianeranno la strada per l'infelicità.
In Thailandia prevale il buddismo Theravada, che è religione di stato sotto il patrocinio del re. il buddismo Theravada è basato sulla filosofia dell'astensione e discende direttamente dagli insegnamenti del Buddha. E' una filosofia agnostica, non ammette cerimonie, rituali e templi. Essa venera solo le reliquie e i luoghi consacrati. Tuttavia la pratica thailandese risente di molte influenze induiste, tantriche, e mahayane, mentre sono altresì diffuse credenze magiche, animistiche e astrologiche.
Storia del Buddha
Buddha nacque principe con il nome di Siddharta Gautama nell'India del VI sec a.C., in una piccola comunità montana ai piedi dell'Himalaya. Egli lasciò gli agi, le ricchezze e le sicurezze in cui viveva, si rasò il capo e peregrinò fino alla valle del Gange. Qui Siddharta mentre era in meditazione all'ombra di un albero di fico raggiunse l'illuminazione.
Per molti anni predicò la sua dottrina di redenzione e salvezza; la sua fama crebbe in tutta l'Asia. Buddha e i suoi seguaci s'imposero di non accumulare mai ricchezze, e per tener fede al voto, come simbolo di povertà indossarono un saio giallo. Siddharta morì nel 483 a.C. a 80 anni. Per suo volere non fu eletto un nuovo capo spirituale, in quanto i suoi discepoli dovevano essere guidati dai suoi insegnamenti.
Da allora il Buddismo si è diffuso in tre direzioni, (Sri Lanka - Tibet, Cina, Korea e Giappone - Indocina e parte dell'Indonesia),
dando origine nel corso dei secoli a varie correnti teologiche.
Secondo l'illuminato per ottenere l'appagamento totale bisogna seguire il sentiero della salvezza, cioè gli insegnamenti del profeta. In sostanza solo con il superamento dei desideri terreni e della conseguente insoddisfazione si arriva al Nirvana, ossia alla beatitudine celeste. Il rito tipico per purificare la mente e allontanare le distrazioni è la meditazione.
Un giovane monaco buddhista sul battello per Wat Arun.