Il volo Thai Airways - Scalo a Bangkok
Atterriamo all'aeroporto di Ho Chi Minh City a circa le 20 di sera, dopo un lungo volo con scalo a Bangkok. Nessun problema per l'hotel perché due giorni prima di partire abbiamo prenotato via fax una stanza aell'Hotel 64 (64, D Bui Vien), uno dei tre hotel gestiti da Madam Cuc, situato proprio in una delle principali vie della zona di Pham Ngu Lao, particolarmente nota tra i turisti con un budget limitato. Questa zona offre infatti molti hotel, ristoranti, bar, caffè e agenzie turistiche a buon mercato. Ovviamente abbiamo scelto questo hotel perché consigliato dalla Lonely Planet.
All'aeroporto ci attende il tassista con il cartello "Mr Pinzani" (anch'esso prenotato tramite fax direttamente all'hotel), che per la non modesta somma di 7 dollari ci conduce da Madam Cuc. Abbiamo comunque preferito questa comoda soluzione sia perché il viaggio aereo si prospettava lungo (scalo a Milano, a Bangkok), sia perché la Lonely Planet mette in guardia i turisti dai "giochetti" dei tassisti dell'aeroporto che lavorano su commissione per i vari hotel e che quindi fanno di tutto per dirottarti, una volta che sei salito a bordo, sull'hotel da cui ricevono la commissione.
L'Hotel 64 è discreto, le stanze sono dotate di aria condizionata, frigo bar, televisione e per la nostra paghiamo 15 dollari a notte. Le camere sono ai piani superiori e per raggiungerle bisogna percorrere la scala interna, ricordo ancora il loro ingegnoso sistema per alleggerire le spalle dei turisti: una fune appesa al soffitto del vano scala con un gancio all'estremità in cui vengono appesi i bagagli e poi, a mo' di argano, i bagagli vengono issati fino al piano interessato.
L'hotel è semplice e accogliente, premetto che non abbiamo conosciuto la mitica Madam Cuc, ma tante giovani ragazze che a turno si scambiavano la gestione notturna.