Jungle Beach Resort: l'interno del nostro bungalow
Al Resort Silvio organizza tutto e pensa a tutto. Chiedete a lui se avete bisogno di informazioni, se volete i biglietti per l'autobus, se volete organizzare qualcosa.
Il Resort dispone di vari bungolaw; alcuni più vicini alla spiaggia sono realizzati in bambù, completamente aperti (con una tenda al posto della porta), senza pavimento. Altri, più vicini alla Reception sono realizzati anch'essi in giunco, con pavimento e dotati di porta (questa però si chiude con una levetta solo dall'interno). Nessun problema per la sicurezza sia perché gli effetti personali o gli oggetti di valore potete, se volete, lasciarli alla reception, sia perché tutta l'area del Resort è costantemente sorvegliata (anche di notte) dai guardiani. Del resto anche noi abbiamo lasciato al bungolaw macchina fotografica e cellulare e quindi possiamo garantire in tal senso. I bungolaw non hanno bagni al loro interno ma anche dal punto di vista dei servizi igienici non ci sono problemi perché ce ne sono in abbondanza e sono anche molto puliti. I letti sono anch'essi in bambù con materassini spartani e zanzariere di protezione.
Si mangia tutti insieme, alla stessa ora (escluso la colazione che viene servita al risveglio di ognuno), seduti allo stesso tavolo, condividendo lo stesso cibo: le pietanze vengono servite in vassoi o ciotole da cui i commensali attingono. L'acqua è inclusa nel prezzo ma se volete altre bevande dovete pagarle a parte. E' un bel modo per fare gruppo oppure per condividere le esperienze di viaggio con altri turisti e perché no, rispolverare un po' di inglese. Durante il nostro soggiorno al Jungle Beach Resort ci sono stati molti turisti europei, soprattutto inglesi ma anche francesi, svizzeri, spagnoli ed italiani ma ricordo anche una coppia di americani, una coppia australiana, un canadese. Fra le tante persone con cui abbiamo condiviso la tavola e le "chiacchiere" ricordo con molto piacere Antonella, una simpatica italiana che vive in Francia ormai da molti anni e che viaggiava con la figlia July. Una donna a mio avviso di gran classe, simpatica ed anche colta, pensate che parla almeno cinque lingue (compreso il giapponese) e che ha viaggiato davvero moltissimo, cimentandosi anche in avventure fuori dai soliti circuiti turistici.
Insomma il Jungle Beach Resort è una specie di "oasi" gestita quasi con filosofia di altri tempi, un po' da "figli dei fiori" se vogliamo.
I prezzi? 16 dollari a persona al giorno, incluso i pasti ovviamente.
Con Francesco ci siamo spesso divertiti a parlare di Silvio come un vero e proprio "guru", una sorta di guida di questa "setta" del Resort chiusa, isolata, pacifica, fuori dal frastuono del mondo. Lui organizza, gestisce, sposta gli ospiti a seconda dei nuovi arrivi; se visiterete il Resort capirete cosa intendo.