Le grandi civiltà scomparse
Da città del Messico, per tutto il viaggio, ci siamo spostati via terra esclusivamente a mezzo di pullman viaggiando per lo più durante le ore notturne. Questa scelta ci ha permesso di ridurre notevolmente i costi del viaggio e di raggiungere ugualmente tutte le tappe stabilite, oltretutto il servizio pullman in Messico è molto buono e ben organizzato per cui lo consiglierei senz'altro.
Messico

A
ncora oggi a distanza di tempo ricordo gli incredibili cieli blu, la fresca aria mattutina dei paesi posti a quota più alta, il bel mare dei Caraibi e le pericolose onde dell'Oceano Pacifico, ma soprattutto ricordo la bellezza e la maestosità dei siti archeologici che ho visitato pensando ai misteri legati alla scomparsa delle antiche civiltà, aztechi e maya in particolare. E che dire dei mercati con prodotti di artigianato locale, dei variopinti paesi, dell'architettura coloniale, delle popolazioni indigene? Insomma il viaggiatore non può mancare di piazzare una delle proprie "bandierine" sul mappamondo nell'area Messico, perché il Messico può offrire davvero tutto: siti naturalistici, siti archeologici, arte e architettura in genere, mare strepitoso, costumi e folklore.

Il nostro viaggio ha inizio con la tappa a Città del Messico. Siamo atterrati con l'aereo a Città del Messico, abbiamo visitato la città e i dintorni ovvero la cittadina coloniale di Taxco, più nota come città dell'argento, e ovviamente il più importante e vasto sito archeologico del paese, Teotihuacan, luogo denso di misticismo e simbolismi religiosi le cui architetture e il cui assetto urbanistico scaturiscono appunto da considerazioni di tipo astronomico e religioso. Da città del Messico, per tutto il viaggio, ci siamo spostati via terra esclusivamente a mezzo di pullman viaggiando per lo più durante le ore notturne. Questa scelta ci ha permesso di ridurre notevolmente i costi del viaggio e di raggiungere ugualmente tutte le tappe stabilite, oltretutto il servizio pullmann in Messico è molto buono e ben organizzato per cui lo consiglierei senz'altro.

Tabella di marcia
Anno: 1997
Durata: 28 gg
Periodo: agosto
Tappe
  Città del Messico
  Taxco
  Teotihuacan
  Oaxaca
  Monte Alban
  Puerto Escondido
  San Cristobal
  Canon del Sumidero
  Palenque
  Playa del Carmen
  Tulum
  Isla Contois

Da città del Messico ci siamo poi diretti ad Oaxaca con la sua bellissima piazza ricca di vita, per visitare oltre che la cittadina stessa, le suggestive rovine dell'altopiano di Monte Alban. Ricordo ancora la sensazione di calma che scaturisce dall'osservazione del sito di Monte Alban, situato in posizione spettacolare, a dominio delle tre valli che confluiscono verso Oaxaca e in vista delle montagne che lo circondano.

Dopo aver dedicato un po' di tempo a goderci i ritmi rilassati della cittadina di Oaxaca, ci siamo diretti verso l'Oceano Pacifico per una piacevole sosta a Puerto Escondido (consigliatoci dall'omonimo film di Salvatores).

Il viaggio in pullmann verso Puerto Escondido è stato sicuramente il peggiore; non saprei descrivere il paesaggio perché abbiamo viaggiato di notte, ma a giudicare dalle curve impresse nella memoria credo di aver attraversato molte strade tortuose e sicuramente catene montuose (infatti la Sierra Madre del Sud corre parallela all'Oceano Pacifico), il tutto accompagnato dalla visione del film Speed con Kenue Reeves (ricordate le avventure di Reeves sul pullmann con la bomba a bordo? Ideale un film così per fare un tranquillo viaggio, no?). Malgrado i saliscendi e le curve siamo approdati a Puerto Escondido. Devo dire che per carattere e indole personale preferisco i Caraibi all'Oceano Pacifico, nel Pacifico troppe onde, direi anche pericolose ma sicuramente divertenti per chi ama il surf o i tuffi mozzafiato; attenzione però, con l'Oceano non si scherza, anch'io mentre facevo il bagno sono stata letteralmente investita e spazzata via da un'onda.

Dopo tre giorni di completo relax a Puerto Escondido siamo ripartiti verso San Cristobal de las Casas nel Chiapas, il più meridionale degli stati della federazione messicana, con usanze e costumi in cui si mantiene viva la tradizione indigena.

A San Cristobal il sapore coloniale delle architetture si unisce alla forte presenza indigena, rispecchiata dall'offerta di una delle migliori produzioni artigianali del Messico (tessuti, ricami, ceramica).

San Cristobal è stata la nostra base per visitare il Canon del Sumidero, una delle meraviglie naturalistiche del Messico e il sito archeologico di Palenque, uno dei principali centri maya del paese, senz'altro scenografico e suggestivo perché alla bellezza delle architetture si unisce l'incanto per la splendida ambientazione nella giungla tropicale. Non sono mancati bambini indigeni che ci hanno proposto ogni genere di acquisto, collane, segni zodiacali maya, noci di cocco.

Dal Chiapas siamo ripartiti verso Playa del Carmen, piccola località balneare sul mar dei Caraibi con belle spiagge, comoda base per ulteriori tappe alla ricerca di altre belle spiagge sulla costa tra Cancun e il Belize e soprattutto sosta ideale e piacevole dopo gli spostamenti nell'entroterra. Da Playa del Carmen abbiamo visitato Tulum centro Maya che gode di una ubicazione spettacolare a picco sul mar dei Caraibi, abbiamo fatto un'escursione in barca a Isla Contois, una piccola riserva naturale in direzione di Cuba e, per il resto abbiamo fatto ehm.. del nostro meglio per goderci il bel mare dei Caraibi con la sue acque turchesi, il candore della sabbia corallina e il verde delle palme…non male per concludere in completo relax la vacanza. Qui la nostra vacanza è finita; siamo ripartiti con l'aereo da Cancun volando via Miami e siamo ritornati in Italia.

 
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