Pagoda di Tran Quoc - Santuario principale
Su questo altare risiedono al più alto livello, immediatamente sotto il tetto, i tre Buddha del Passato, del Presente e del Futuro, che rappresentano gli innumerevoli Buddha in ogni luogo e in ogni tempo secondo il concetto del Buddhismo Mahayana.
Questi Buddha sono seduti nella posizione del loto, senza copricapo per permettere ai raggi di luce di irradiare dalle loro teste. I capelli ricciuti a forma di chiocciola, i lobi degli orecchi allungati e i simboli buddhisti incisi sui loro petti, aiutano a distinguere i veri Buddha dalle altre figure buddhiste di culto. Queste stesse figure sono ripetute nella posizione centrale della fila più bassa, disposte a creare il gambo di una "T" con le precedenti statue. Il trono in cui sono sedute ha la forma del fiore di loto, simbolo della purezza. I discepoli e i Boddhisattva sono situati ai lati dei Buddha.
Sulla seconda fila è seduta la statua di Amitabha, il Buddha del Passato, noto come il Buddha della "luce e pietà infinite". Ai suoi lati è assistito dalle da due inseparabili bodhisattva in piedi: Mahasthamprapta e Avalokiteshvara.
Sulla terza fila siede Sakyamuni, il Buddha che è vissuto in India nel VI secolo a.C. Ai suoi lati due discepoli: il giovane Ananda e l'anziano Kasyapa.
Sulla quarta fila (quasi in primo piano) è riconoscibile il "Buddha grasso" il Buddha felice Maitreya o Buddha del Futuro, rappresentato in una posa rilassata di felicità e beatitudine. E' una figura paffuta e panciuta a petto nudo, con un gran sorriso sulla faccia. Ai suoi lati sono seduti due bodhisattva: Manjusri che rappresenta l'intelligenza e la saggezza e Samantabhadra che impersonifica la legge e l'insegnamento buddhisti.
Ancora più vicino ai fedeli c'è un'altra versione della Dea della Misericordia Avalokiteshvara, la statua dai "mille bracci ed occhi" che le permettono di vedere, sentire e toccare tutti.
I numerosi bracci ed occhi simboleggiano la sua onnipotenza e la sua misericordia comprensiva.
La statua di Tran Quoc mostra 22 bracci e differenti gesti delle mani e può essere capita come maschio o femmina.
Sulla fila più bassa, il "Trono dei nove draghi" mostra il Buddha Sakyamuni alla nascita. Secondo la leggenda i nove dragoni gettarono acqua per bagnare Sakyamuni; egli camminò sette passi avanti, puntando la sua mano destra al cielo e la sua mano sinistra a terra. In tal modo Sakyamuni dette il messaggio che lui sarebbe stato il solo intermediario tra cielo e terra.
Ad uno dei lati dell'altare principale (non visibili nella fotografia), i dieci Re dell'Inferno; rappresentati come dieci solenni giudici, vestiti e seduti quasi allo stesso modo, stringono a se le tavolette dei mandarini.
Questi re, cinque per ogni lato dell'altare principale, presiedono oltre dieci tribunali, prima che le anime dei defunti siano giudicate. Allo stesso tempo essi supervisionano l'applicazione della distribuzione delle punizioni per ogni possibile cattivo comportamento, classificato in base ai cinque precetti del Buddhismo che prevedono che ci asteniamo da:
- Astenersi dall'uccidere o danneggiare qualunque creatura vivente
- Astenersi dal prendere ciò che non ci è stato dato
- Astenersi da una condotta sessuale irresponsabile
- Astenersi da un linguaggio falso o offensivo
- Astenersi dall'assumere bevande alcoliche e droghe