Storia
Il luogo in cui sorge Hanoi risulta abitato sin dal Neolitico. Nel 1010 d.C. l'imperatore Ly Thai To vi trasferì la capitale con il nuovo nome di Thang Long ("Città del drago che vola in alto"). Hanoi fu inoltre capitale durante il regno della dinastia dei Le Posteriori, dal 1428 al 1788. Successivamente l'imperatore Gia Long, fondatore della dinastia Nguyen, decise di governare da Hué, relegando Hanoi a capoluogo regionale.
Nel corso dei secoli la capitale ha cambiato nome più volte fino al 1831, quando l'imperatore Tu Duc la chiamò definitivamente Hanoi - "città sull'ansa del fiume". Hanoi fu capitale dell'Indocina francese dal 1902 al 1953.
Hanoi fu proclamata capitale del Vietnam nel 1945, ma assunse ufficialmente questo ruolo solo con la firma degli accordi di Ginevra, che nel 1954 stabilirono il ritorno di Ho Chi Minh espulso dalla città dai francesi nel 1946.
Durante la guerra del Vietnam, interi quartieri della città furono distrutti e molti cittadini furono uccisi. Più volte distrutto e ricostruito fu il ponte Long Bien, ponte di importanza strategica, lungo 1682 m, eretto tra il 1888 e il 1902 sotto la direzione dello stesso architetto a cui si deve la Torre Eiffel di Parigi. Ad Hanoi e in quasi tutto il Vietnam settentrionale Ho Chi Minh ha creato una polizia di stato molto efficiente anzi, un vero e proprio regime poliziesco che per oltre quarant'anni ha perseguitato, incarcerato senza regolare processo, iscritto nella lista nera dei dissidenti, chiunque potesse rappresentare una minaccia per il governo. Per questo molti profughi si sono rifugiati in Cina, malgrado gli altrettanti casi di violazione dei diritti umani documentati in quel paese. Questo fino agli anni '90 quando la situazione politica ed economica ha fatto registrare un cambiamento di tendenza.