Padiglione di Mies Van der Rohe - la composizione architettonica moderna
Mies Van der Rohe progetta l'edificio non come uno spazio chiuso, ma come un insieme di parti staccate, visto che il padiglione ha carattere provvisorio.
Come osserva Leonardo Benevolo in Storia dell'architettura moderna: "Profittando del tema Mies offre una specie di dimostrazione teorica del metodo moderno di composizione architettonica. Scomponendo la costruzione nei suoi elementi primari si sgombrano tutti gli echi e i sedimenti delle antiche abitudini edilizie, e lo spazio ridiventa pulito, uniforme, indifferente come la tela vuota di cui parla Kandinsky; in esso i prismi geometrici semplici e i materiali schietti acquistano una risonanza straordinaria, come le forma e i colori elementari che popolano la tela del pittore russo; i setti marmorei, i pilastri lucenti, la lastra di copertura librata si accampano con assoluta fermezza nell'ambiente continuo, lo qualificano con nitidezza e con discrezione e non lo chiudono mai, suggerendo il campo illimitato dei possibili sviluppi."