In risciò per Saigon: solo per temerari
Sono circa le 17.00, il museo sta chiudendo. Fuori risciò e mototaxi attendono i turisti. Noi prendiamo due cyclo, uno per ciascuno già, perché in Vietnam anche i risciò hanno una carrozzella per un solo posto e quindi non abbiamo alternative. Qui i risciò hanno un'altra caratteristica: a differenza infatti dei risciò indiani o thailandesi per esempio, i risciò vietnamiti hanno la carrozzella davanti al guidatore, ciò vuol dire che vi sentirete letteralmente "proiettati" in mezzo al traffico...e che traffico! Chiediamo ai due autisti di accompagnarci all'Hotel senza rinunciare a fare un giro per la città comodamente seduti sul cyclo. Così tra pioggia, impermeabili e traffico congestionato e impazzito ci tuffiamo nel caos delle strade cittadine di Ho Chi Minh, un'esperienza che molti turisti preferiscono non fare perché ritengono pericolosa. Non posso proprio dar loro torto, certamente la passeggiata sul cyclo è divertente ma quando vi trovate ad attraversare gli incroci e siete in "prima linea" (ripeto la carrozzella è davanti così l'autista proietta voi nel traffico), con macchine e motorini che sfrecciano da e per ogni direzione alla maniera di Saigon (vi assicuro, con regole tutte loro), il dubbio "sarebbe stato meglio un bus"? vi sfiorerà certamente.