Dal bus ultimo ciak
Saliamo sul bus. Queste sono le ultime immagini di Hoi An. Già, la nostra nuova destinazione è Huè, uno dei principali centri culturali, religiosi e intellettuali del paese. Sul bus, proprio accanto a noi, viaggiavano due giovani studentesse italiane, laureande in medicina. Erano state a Hoi An per il fine settimane e ora si apprestavano a ritornare a Huè dove stavano facendo una sorta di stage/tirocinio presso l'ospedale della città. Un'esperienza davvero interessante che consentiva loro di mettersi alla prova forse in misura maggiore di quanto avrebbero potuto fare in un ospedale italiano. Ci hanno raccontato che a Huè avevano affittato una stanza senza finestre per cinque dollari in due.
Durante il lungo tragitto (sembrava davvero interminabile!) abbiamo fatto una sosta e qui abbiamo conosciuto altri italiani che ci hanno consigliato l'hotel Orchid ad Huè. Quando arriviamo ad Huè affittiamo un risciò (volevamo due mototaxi ma l'insistenza dell'uomo del risciò è stata tale che abbiamo deciso di accettare), alla ricerca di un hotel nella zona della Cittadella. Purtroppo qui ci sono solo due hotel: il Than Noi Hotel era già pieno mentre il Khach San Hoa Hotel ci ha fatto vedere l'unica stanza disponibile che però aveva un rumoroso apparecchio di aria condizionata. Così ci siamo diretti all'Orchid (dall'altra parte del fiume dei Profumi, nella città nuova) consigliatoci dai due italiani incontrati al ristoro lungo lo spostamento. Peccato però che ormai era tardi e l'hotel era già pieno. Così abbiamo ripiegato sul Thai Binh Hotel in D Nuguyen Tri Phuong, un discreto hotel con aria condizionata, TV satellitare, buoni letti, ma senza troppa atmosfera. Lo consiglierei solo perché tutto sommato si trova in una zona strategica vicina a ristoranti, locali, attracco barche, uffici della Vietnam Airlines e Mandarine Cafè.