Storia
New York fu fondata nel 1624 dagli olandesi con il nome di Nuova Amsterdam. In seguito e per quasi tutta la durata della guerra d'indipendenza, la città fu occupata dagli inglesi. All'inizio del XIX secolo l'importanza del porto di New York fu notevolmente accresciuta dall'apertura del Canale Erie, che collegava la valle dell'Hudson con il Lago Erie mettendo in comunicazione la regione dei Grandi Laghi con la costa atlantica. Grazie a questo canale, New York divenne il principale punto di approdo delle merci e degli immigranti provenienti dall'Europa. Molti dei nuovi arrivati si stabilirono in città e la popolazione di New York crebbe vertiginosamente.
All'inizio dell'800 New York conta quasi 100.000 e questo rapido aumento della popolazione rende necessario un piano di urbanizzazione per tutta la penisola di Manhattan. Il piano di New York prevede una maglia uniforme di strade ortogonali: quelle che vanno da nord a sud sono chiamate avenues e sono 12, distinte con le lettere dell'alfabeto, quelle che vanno da est a ovest sono chiamate streets distinte con i numeri che vanno da 1 a 155. L'unica strada che interrompe diagonalmente questo tracciato regolare è Broadway, una strada esistente che i commissari vorrebbero abolire ma che sono obbligati a conservare per via degli interessi che ormai si sono già sviluppati ai suoi margini. Il piano prevede spazio per due milioni e mezzo di persone e le sue dimensioni sono enormi - basti pensare che le avenues corrono dritte per circa 20 chilometri e le streets per cinque - e tali comunque da riuscire a contenere l'espansione della città fino alla fine dell'800.
Tra il 1874 ed il 1898 i confini di New York City (che fino ad allora comprendeva solo Manhattan) furono notevolmente ampliati, prima con l'aggiunta del Bronx (tra il 1874 e il 1895) e poi nel 1898 con quella degli altri tre distretti. L'apertura del ponte di Brooklyn nel 1883 aveva materialmente già unito New York City alla città di Brooklyn, che era allora la terza degli Stati Uniti (dopo la stessa New York e Chicago). Tuttavia un sentimento di "autonomia" sopravvisse nel distretto di Brooklyn per decenni e ancora oggi qualche abitante definisce Brooklyn "la quarta città d'America" (non più la terza, poiché ora sopravanzata anche da Los Angeles).
Per via degli elevatissimi prezzi dei terreni sull'isola di Manhattan, nei primi decenni del secolo scorso, si cominciarono a costruire edifici sempre più alti, i cosiddetti grattacieli, che costituiscono una delle caratteristiche più famose della città.