Ta Prohm - la porta di ingresso
Ricordo in dettaglio questa straordinaria giornata: al mattino abbiamo visitato Siem Reap e Angkor Wat, abbiamo sostato per il pranzo in una delle tante bancherelle nei pressi del Bayon e poi nel pomeriggio abbiamo visitato il Ta Prohm, dedicandogli almeno tre ore. Io adoro questa immagine della porta del Ta Prohm per i suoi colori: la terra secca bruciata dal sole, la pietra di arenaria della porta (con l'immancabile gelido sorriso di Avalokiteshvara) che si staglia contro il verde della fitta vegetazione tropicale e, sullo sfondo le minacciose nuvole che annunciano la fresca e attesa piggia estiva. Questa foto mostra bene la caratteristica della stagione asiatica delle piogge.
Ovviamente quel pomeriggio al Ta Prohm si mise a piovere a dirotto, ma abbiamo atteso tra quelle pietre e tra quella fitta vegetazione che la pioggia smettesse per riprendere la nostra visita. Solo dopo ci siamo accorti che quella pioggia è stata un regalo anche per noi turisti perchè ha esaltato i colori delle rovine tra la fitta vegetazione.