Chateau de Chenonceau
Trovato alloggio nel piccolo borgo di Dierre, nei pressi di St. Martin Le Beau vicino ad Amboise, siamo immediatamente ripartiti con la nostra bicicletta sul sentiero che costeggia il fiume Cher, alla ricerca di un nuovo e sontuoso castello, lo Chateau de Chenonceau.
Dopo circa 10 km di sentiero che costeggia le acque tranquille dello Cher, quasi all'improvviso, è comparso alla nostra vista questo castello così particolare, con il bel riflesso dell'edifico in pietra bianca e delle alte arcate nel fiume. L'architettura di questo castello testimonia un'epoca in cui le strutture difensive avevano lasciato il posto alla fantasia e al gusto del bizzarro e delle decorazioni. Infatti il castello ha tutti gli elementi del tipico castello delle fiabe: la lunga galleria di 60 metri con cinque arcate, che attraversa il fiume, il ponte levatoio e le sue torri e torrette, senza contare poi il vasto parco, i giardini curati e le foreste. Più deludente l'interno forse anche perchè l'ondata dei turisti ha reso davvero impossibile godersi con piacere la visita.
Il castello di Chenonceau è noto anche come "castello delle dame" perchè è frutto della passione di cinque donne. Lo volle Caterina Bricconet, fu poi donato da Enrico II a Diana di Poitiers, sua amante, a cui si deve il giradino a est. Dopo la morte di Enrico II nel 1559, Diana di Potiers dovette cedere il suo amato Chenonceau alla vendicativa Caterina de Medici, vedova del sovrano defunto, alla quale si deve il giardino ovest. Nel XVIII sec. Madame Dupin, all'epoca proprietaria del castello portò a Chenonceau Jean Jacques Rousseau, mentre qui trascorse i suoi ultimi giorni Luisa di Lorena dopo l'assassinio del marito Enrico III.