Chateau de Chaumont sur Loire - GIARDINI ED EROTISMO: Desert Sea
"Desert Sea" - Andy Cao & Stephen Jerrom, Stati Uniti.
Architettura e giardino: uno stretto connubio tra forma, funzione, linguaggio, progetto e perfino emozioni e sensazioni, un continuo confronto tra architettura e natura, l'una indissolubile dall'altra. Già le origini dell'architettura consistono in una modellazione dello spazio naturale in cui è insito il concetto di ambiente; allo stesso tempo tutta la storia del giardino, dal pagus (il campo coltivato e delimitato secondo precise e rigorose geometrie), all'hortus dei chiostri monastici europei, dal giardino arabo custodito tra le mura di splendide magioni e caratterizzato da corsi e giochi d'acqua, al parco-giardino delle ville rinascimentali, dal giardino romantico che esalta il concetto di "bellezza naturale assoluta", fino ai parchi urbani delle città contemporanee, riflette il parallelo sviluppo dell'architettura e delle arti. Qui a Chamont sur Loire il rapporto tra architettura e natura, o meglio tra architettura e giardino (inteso come natura progettata e/o artefatta e quindi plasmata dall'uomo), viene indagato attraverso laboratori sperimentali progettuali che ogni anno sono ispirati a temi diversi. Il Festival International des Jardins, concorso istituito nel 1993 dal Conservatoire international des Parcs et Jardins et du Paysage, ogni hanno ospita, nel parco disegnato da Jacques Wirtz, progetti di giardini realizzati da paesaggisti e progettisti del verde. Ciascuno di essi ha a disposizione un lotto di 240 metri quadrati e ciascuno deve creare un giardino che risponda al tema del concorso (tema che varia ogni anno), vincolati dal budget (12.196 euro). Ciascun giardino rappresenta un "prototipo" per interventi richiesti dalle Pubbliche Amministrazioni, ma allo stesso tempo indaga il rapporto tra uomo e natura, le emozioni che il visitatore percepisce immergendosi in essa e seguendone i percorsi, mettendo in gioco i propri sensi (olfatto, vista, udito, tatto, gusto), attraverso un'esperienza completa, estetica, contemplativa, percettiva, che passa dal profumo alla magia dei colori, dall'alternarsi di abbandoni a sensazioni forti fatte di sorprese ed elementi del tutto inaspettati.
Nel 2002, quando io ho visitato Chamont sur Loire, il tema del concorso era l'"Erotismo". Così ogni paesaggista era chiamato a dare la sua personale interpretazione all'idea primordiale di seduzione, sensualità ed erotismo, attraverso la messa in pratica dei principi scientifici della botanica, con l'uso di piante appropriate e sapientemente accostate (nella forma, nei colori e negli odori), ma anche attraverso la creatività artistica e l'artificio con l'utilizzo di veli, elementi simbolici, manichini nudi, nidi e zone nascoste, simboli fallici, nell'intento di rispondere all'interpretazione del tema del concorso.