Museo di Arte Contemporanea
Atterrati all'Aeroporto Internazionale "Simon Bolivar" di Maiqueìta ci rechiamo da Josè, protestiamo e ci restituisce altri 200.000 Bs (incredibile, chi l'avrebbe mai detto!) e poi finalmente recuperiamo il bagaglio che era rientrato la sera prima, almeno lui Lima l'ha vista!
E adesso che si fa? Di nuovo ai voli nazionali perchè davanti al terminal c'è la fermata dei bus diretti a Caracas, destinazione Gato Negro (Bs 13.000 a persona), da dove possiamo prendere la metropolitana per scendere al "Collegio degli Ingegneri" e dirigerci al terminal dei bus a lunga percorrenza per Ciudad Bolivar. Saliti sul bus un signore venezuelano ci mette in guardia e ci consiglia di imboccare subito l'entrata per la metropolitana - ritenuta sicura - non appena scesi dal bus, già perchè la zona di Gato Negro è poco raccomandabile. Ci spiega infatti che a Caracas la zona da evitare è proprio la zona a ovest, mentre la zona a est è sicura e pulita. Seguiamo il consiglio alla lettera, anche perchè è il primo giorno a Caracas.
Volevamo partire per Ciudad Bolivar la sera stessa (a causa del "terrorismo psicologico" che i turisti subiscono sulla pericolosità della città), ma non c'era posto sul bus notturno e così rimandiamo la partenza alle 10.00 del giorno seguente. Per la notte ci sistemiamo all'Hotel Plaza Venezuela, nei pressi dell'omonima piazza nella Sabana Grande.