VERSO IL SUD AMERICA - Il volo Alitalia diretto a Caracas sospeso tra le nuvole ed il cielo terso

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VERSO IL SUD AMERICA. Il volo Alitalia diretto a Caracas sospeso tra le nuvole ed il cielo terso
CARACAS - 'LA MAIQUETIA' . Aeropostal? NO GRAZIE. Anche vedendo come sono sporchi i loro aerei, si capisce l'inefficienza della compagnia
CARACAS - 'LA MAIQUETIA' . Aeroporto 'La Maiquetia' sul mare e verso i monti i fatiscenti barrios. Al di là dei monti sorge Caracas
ARCIPELAGO LOS ROQUES. Dall'aereo avvistiamo il meraviglioso arcipelago di acque cristalline
ARCIPELAGO LOS ROQUES. I bolivares, la svalutazione e il cambio a nero
ARCIPELAGO LOS ROQUES. Verso il paradiso!
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ARCIPELAGO LOS ROQUES. Un vero paradiso tropicale
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LOS ROQUES. Che bello, da quassù sotto le nuvole non vediamo l'ora di atterrare

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Il volo Alitalia diretto a Caracas sospeso tra le nuvole ed il cielo terso
Non abbiamo scelto di visitare il Venezuela, per lo meno non per un periodo di ben quattro settimane, il destino ha scelto per noi.
Quest'anno avevamo programmato un viaggio in Perù, così abbiamo acquistato i biglietti aerei per dirigerci nella terra degli Inca. Avevamo trovato un volo di linea Alitalia con scalo a Caracas (Firenze - Roma, Roma - Caracas, Caracas - Lima) e proseguimento su Lima con la compagnia venezuelana Aeropostal per la cifra complessiva di euro 1.560,00 a persona. Partenza 03 agosto e ritorno il 30, il giusto tempo per fare un bel tour in Perù e al ritorno fermarsi in Venezuela per concederci un meritato soggiorno di relax al mare a Los Roques oppure sulla costa. Ma qualcosa nei nostri programmi è saltato, sarà stato il fato?

Atterrati all'aeroporto di Caracas a circa le tre del pomeriggio, dopo una lunga attesa ci viene comunicato che il volo aereo delle 22.00 diretto a Lima era stato cancellato in quanto il velivolo era rimasto a Santo Domingo per problemi al motore e ci invitano a ritirare i bagagli. Qui ci rendiamo subito conto di aver subito un'altro disservizio: uno dei nostri due bagagli è stato smarrito all'aeroporto di Roma Fiumicino che proprio quest'estate è letteralmente andato in tilt. Così sbrighiamo le noiose pratiche di denuncia dello smarrimento bagagli e poi insieme agli altri passeggeri cerchiamo di capire il da farsi e ottenere un hotel dalla compagnia per la notte. E' qui che ci rendiamo conto che tutti i passeggeri del 01 e del 02 agosto, compreso numerose famiglie di peruviani emigrati, avevano avuto il nostro stesso problema ed erano in lista di attesa sperando di volare: un vero caos! Dopo ulteriori incomprensibili attese, dovute alla disorganizzazione della compagnia Aeropostal che non ha saputo gestire l'overbooking, ci viene dato un hotel con cena. Così in un minibus io, Francesco e circa altre 4 - 5 persone veniamo accompagnati in hotel (le altre erano state sparpagliate in altri hotel e molti erano rimasti in aeroporto nella speranza di volare la notte stessa), non so esattamente neanche dirvi dove ma non a Caracas, probabilmente sulla costa nei pressi dell'aeroporto di Maiquetìa (dovrebbe essere Hotel La Parada). Fin qui tutto bene, si fa per dire. La notte dormiamo, stanchi del viaggio e della disavventura e al mattino scopriamo che la colazione ce la dobbiamo pagare perchè questo hotel o meglio, questo hotel/ristorante, non prepara la colazione. Ritorniamo in aeroporto sperando di riuscire a partire per Lima e qui di nuovo ci accorgiamo di una situazione ingestibile, polemiche, proteste, malumori e la compagnia che non dava nessun tipo di garanzia sulla partenza, ne spiegazioni, ne rimborsi di pasti o colazioni alle persone che erano rimaste in aeroporto. Visto che non ci davano garanzie sulla partenza, noi abbiamo insistito per avere il rimborso della tratta Caracas - Lima e Lima - Caracas, già orientati a rimanere in Venezuela per non trascorrere ulteriore tempo in aeroporto e soprattutto per non ritrovarsi in una situazione analoga al ritorno. Ma la compagnia ci dice "picche", ovvero no! Così pretendiamo di avere qualcosa di scritto, da utilizzare poi al ritorno in Italia, per denunciare la cancellazione del volo. Ma è solo il 04 agosto e anche quest'oggi stiamo in aeroporto con la speranza di partire per Lima, ancora l'idea di rinunciare agli Inca non era di nostro gradimento. Alla sera, nuova posada, con stanza senza finestra e uno scatolotto di aria condizionata non regolabile che ci ha costretti a dormire con le felpe (non c'è che dire, ottimo servizio!).

Il giorno dopo torniamo in aeroporto, ancora la compagnia non era riuscita a smaltire tutti i passeggeri del 02 agosto e non ci dava garanzie per la partenza. Così ci spostiamo al terminal dei voli nazionali dove ci sono degli operatori che vendono le posade e l'aereo per Los Roques e ci tuffiamo letteralmente in uno di loro nella speranza di partire immediatamente e soprattutto di far partire la vacanza. Detto e fatto: Josè ci vende l'aereo e una posada "Karlin" gestita da venezuelani. I prezzi sono alti, ho timore di prenderlo in tasca ma non abbiamo scelta perchè sui giornali avevamo letto che Los Roques era tutto pieno e non volevamo rischiare a prendere solo l'aereo per poi ritrovarsi senza posada. Durante la trattativa ci rendiamo conto che questa vacanza avrebbe potuto essere molto più economica, già, a causa del cambio a nero! Me ne avevano parlato, ma mi avevano messo in guardia e io stessa ho sempre pensato che il cambio a nero fosse una cosa da evitare in quanto pericoloso, qualcosa che si fa per le strade e dopo rischi di essere rapinato, specie in un paese come il Venezuela, dove il tasso di criminalità è elevato. Invece il cambio a nero è praticato anche negli hotel e tra i tour operator. Così, senza nessun rischio, se avete i contanti (euro o dollari) potete fare un cambio favorevolissimo e per la stessa cifra avere circa il doppio di bolivares. Ovviamente questa era la situazione all'agosto del 2007 ma se state programmando una vacanza in Venezuela non date per scontato che sia ancora così ed informatevi prima; la loro moneta si svaluta velocemente ed il governo venezuelano dovrà adottare misure sia per ridurre il cambio a nero sia per limitare il fenomeno di svalutazione del bolivares. Per acquistare il pacchetto Los Roques abbiamo utilizzato tutti i travel check in dollari con un cambio più favorevole rispetto a quello ufficiale ma non così buono come se avessimo avuto i contanti. Prima di partire ci preoccupiamo di avvertire l'Ufficio Assistenza Bagagli di Alitalia comunicando loro il cambio di programma per evitare che il bagaglio smarrito (ancora alla data del 05 agosto non recuperato) volasse su Lima e dirigerlo su Los Roques.

Appunti di viaggio
Arcipelago Los Roques
Caracas
Guayana
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Parco Nazionale Henri Pittier   
UCV Caracas   

 
 
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