In cima al Museo della Fotografia - quasi interamente in sotterraneo - Kisho Kurokawa ha disposto un tetto come se fosse sospeso dal cielo
Costruito adiacente alle zone con alta concentrazione di strutture storiche ed in particolare proprio dietro al Shinyakushiji, la copertura dell'edificio, peraltro di chiara ispirazione alle architetture tradizionali locali, è interamente ricoperta di tegole simili a quelle del periodo di Nara. Questa scelta progettuale è stata necessaria anche per rispettare gli imput progettuali e le richieste dell'agenzia per gli affari culturali e della prefettura de Nara che hanno commissionato il progetto al famoso architetto Kisho Kurokawa.
L'area su cui doveva sorgere il nuovo museo si trovava a quota inferiore rispetto allo Shinyakushiji, ma questo non era ancora sufficiente. Così Kisho Kurokawa, studiando le simulazioni ed i modelli, decise di realizzare quasi interamente il museo nel sottosuolo.
In cima a questo museo in sotterraneo i progettisti hanno disposto un tetto come se fosse sospeso dal cielo.
Il primo piano (accessibile da un'ampia scalinata per collegarsi alla quota stradale), contiene soltanto il corridoio di entrata e la stanza del tè e tutte e quattro le pareti sono fatte di vetro per dare risalto alla leggerezza, trasparenza e illuminazione naturale.