La via della salvezza e la filosofia indù
Per l'induista la vita dell'uomo sulla terra può essere sintetizzata con tre parole: Samsara, Kama, Karma.
- Kama
Kama ha il significato di desiderio, cioè di un amore non ancora posseduto. Secondo l'Upanishad-Brhadaranyaka il desiderio dell'uomo spinge a compiere determinate azioni, ed uno agisce in base a ciò che desidera, e l'uomo è ciò che agisce
- Karma
Al kama segue il Karma o azione, che può essere buona o cattiva; a seconda di essa l'uomo sarà buono in misura maggiore o minore, con la conseguenza dell'esistenza in una determinata casta o la conseguenza reincarnazione in una casta inferiore o superiore. Solo chi è veramente saggio e totalmente puro si libera dalla legge del Karma e ritorna all'Assoluto per non fare più ritorno al mondo nel ciclo del samsara.
- Samsara
Il samsara è una sorta di viscosità che lega ed impantana lo spirito umano al maya, a ciò che è apparenza in quanto emanazione di Brahman. Per disgrazia propria l'uomo si lascia sedurre dal maya (mondo dell'illusione che ottenebra la mente dell'uomo. E' l mondo dell'uomo dopo che questo si è allontanato da Brahman), vincolandosi ad esso, ed il samsara non rappresenta altro che il legame soggettivo, umano con il maya. L'uomo riuscirà a raggiungere la salvezza solo quando spezzerà i fili che lo legano al maya
L'indù possiede varie vie per arrivare alla via della salvezza:
- le opere;
- la conoscenza fonte della filosofia indù;
- la donazione totale alla divinità o bhakti.
Ciascuna di questa via corrisponde ad ognuna delle tre caste: la via dello studio ai bramini; la via delle opere agli ksatriya.
L'etica indù possiede due note essenziali:
1) compimento delle azioni in spirito di totale distacco dal mondo, ovvero senza samsara, liberi dal maya;
2) sforzo di adeguatamento dei doveri etici alle diverse circostanze concrete di ciascuno.
Oltre i doveri di virtù specifici di ogni casta ve ne sono alcuni comuni a tutti gli uomini: la non-violenza, cioè non danneggiare nessun essere vivente, sia o no razionale; il dominio di sé; la sincerità; l'osservanza delle prescrizioni rituali. Solo così si può raggiungere il dharma, la legge morale, l'ordine sociale e cosmico.