I gompa sono molto diversi da qualsiasi altra cosa si possa trovare nel vasto subcontinente indiano, arroccati in cima alle montagne, imbiancati a calce, con i loro ornamenti colorati tipicamente tibetani consacrati alle credenze buddiste mahayana.
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a regione del Ladakh, terra di valichi ad alta quota, segna il confine tra le vette dell'Himalaya e il vasto altopiano del Tibet. In questa regione, che per la sua posizione presenta forti legami culturali e commerciali con il Tibet, ogni aspetto della vita quotidiana è regolato dal buddhismo, come si percepisce nelle aree più popolate, Leh (la graziosa cittadina capitale del Ladakh) e la Valle dell'Indo, caratterizzate da numerosi gompa, i monasteri buddhisti tibetani di osservanza mahayana, che dominano il panorama del Ladakh e sono ancora oggi centri di culto e insegnamento abitati da monaci. I gompa sono molto diversi da qualsiasi altra cosa si possa trovare nel vasto subcontinente indiano, arroccati in cima alle montagne, imbiancati a calce, con i loro ornamenti colorati tipicamente tibetani consacrati alle credenze buddiste mahayana. I gompa sono ricoperti di bandiere colorate di preghiera che sventolano allegramente nell'aria e all'ingresso presentano le tradizionali ruote di preghiera (che devono essere percorse in senso antiorario tenendole cioè sulla destra). Sono altresì caratterizzati dagli stupa (le strutture che segnano i luoghi di culto buddhisti concepiti per custodire le reliquie del Buddha e di altri personaggi degni di venerazione) e dalle meravigliose sale della preghiera, generalmente in legno con affreschi secolari, in cui è d'obbligo entrare senza scarpe.
Leh Palace sullo sfondo della città vecchia
Il Buddhismo
Il Buddhismo prende il nome da Siddhartha Gautama, detto Buddha, che vuol dire illuminato. Buddha nacque a Lumbini, villaggio situato nello Stato del Madyapradesh (India) a Sud della catena dell'Himalaya verso il 560 a.C. da una famiglia nobile, agiata. Adulto, sposato con un bambino, abbandona la moglie e il figlio, gli agi della casa paterna, per inziare un lungo cammino ascetico, in cerca di una risposta al dramma universale del dolore. "Perché si soffre? La vita degli uomini in questo mondo non ha un limite preciso, nessuno sa quanto potrà vivere. È penosa, breve e colma di sofferenze". L'induismo nel quale era nato non dava risposte convincenti. La credenza nella interminabile serie delle reicarnazioni, il cui scopo era di purificarsi gradualmente fino a non reincarnarsi più e perdersi poi in Bhrahan, non lo soddisfaceva. "Perché esiste il dolore? Perché vivere, morire, rinascere infinite volte?".
Insieme con pochi compagni, si dà al digiuno e ad ogni tipo di mortificazione, fin ad arrivare al punto di morirne. Ma capisce che non è con questa disciplina ferrea che avrà la risposta a questo dramma personale ed universale. Capisce che il dramma del dolore deriva dall'uomo stesso, dalla sua sete di vivere, dall'attaccamento al proprio io, alle realtà materiali, al benessere. "Qual è la via che conduce all'annientamento del dolore? È il completo, totale annientamento, la soppressione, il rinnegamento di questa sete di vivere. Ma qual è, o fratelli, la via che conduce all'annientamento del dolore? È il santo sentiero delle otto norme, cioè: retta conoscenza, retta intenzione, retta parola, retta azione, retta vita, retto sforzo, retto sapere, retto raccoglimento".
L'ignoranza è la causa del desiderio. È il desiderio che è all'origine del dolore e della catena delle rinascite. Per uscire da questo circolo vizioso, il Buddha indica la pratica dei giusti insegnamenti che portano in fondo all'annullamento del proprio io e all'illuminazione. Solo il monaco è in grado di percorrere questo difficile cammino. Attraverso la sua predicazione molti giovani di famiglie ricche si uniscono a lui.
Tikse Gompa - le curate finestre
Likir Gompa - antiche ruote della preghiera
Shey Gompa - colorate preghiere
Likir Gompa - un monaco buddhista di spalle
Egli fonda la comunità dei monaci (Sangha), che è un fatto rivoluzionario, perché con essa praticamente veiene superata e abolita l'istituzione della casta, uno dei capisaldi dell'induismo. L'ammissione alla comunità dei monaci non era condizionata dalle divisioni di casta, perchè la ricerca della pace del cuore non è legata alle condizioni sociali. In Myanmar, in Thailandia, in Cambogia è possibile vedere ogni mattina schiere di monaci (piccoli e grandi) e di monache, che, fermandosi davanti alle case dei fedeli, aspettano che venga riempita di riso la ciotola che portano con loro. Ritornano poi al monastero, e impiegano il resto della giornata nello studio delle scritture e nella meditazione. Essi sono tenuti ad accettare la povertà volontaria e la castità celibataria. Non c'è in realtà un'autorità ben definita nel monastero, ma ognuno deve comportarsi secondo le regole stabilite dai dodici anziani (Tera, da cui Buddhismo Teravada).